Personalmente ho poche regole nella vita - e ne vado fiera - che partono da ambiti piuttosto seri fino ad arrivare a quelli più futili. Tra le cose serie c’è il principio fondamentale che recita: "mai criticare gli Affleck" (soprattutto quell'adone di Ben!). Eh sì scusate, so che sto tradendo una delle mie personali regole di vita, ma devo urlare al mondo che secondo me in Gone Baby Gone c’è davvero troppo!
Fotografia e Regia. Non è per i 2 Oscar ma è la semplice verità. Cuarón ci sa fare con queste cose. È un maestro della perfezione (come ha dimostrato con Gravity). Ma forse proprio in questo esagera un po'.
Non è Amazon, non è Zalando ma è Edward Sheffield, ex-marito, che si ripresenta dopo vent’anni alla porta di Susan, sotto forma di libro. Tom Ford molla passerelle e riviste patinate per la sua seconda creazione cinematografica, dove il vero protagonista è un libro.
Paul Verhoeven ha diretto questo film in maniera geniale, è riuscito a sfornare un genere thriller a tratti comico e a tratti grottesco che ti tiene incollato allo schermo.