Gone Baby Gone: quando il troppo…stroppia!

Giugno 25, 2019

Personalmente ho poche regole nella vita – e ne vado fiera – che partono da ambiti piuttosto seri fino ad arrivare a quelli più futili. Tra le cose serie c’è il principio fondamentale che recita: “mai criticare gli Affleck” (soprattutto quell’adone di Ben!)…eh sì scusate, so che sto tradendo una delle mie personali regole di vita, ma devo urlare al mondo che secondo me in Gone Baby Gone c’è davvero troppo!

Regista: Ben Affleck; Anno: 2007; Genere: thriller, drammatico, poliziesco; Durata: 114 min; Attori principali: Casey Affleck, Michelle Monaghan, Morgan Freeman
Review by:
Ilaria clubber del cineforumclub foto circle

*Spoiler alert

Immaginate la scena: vi sedete sul divano e mettete play pensando di guardare un film thriller/poliziesco che racconta la storia della scomparsa di una bambina di 4 anni, ambientata in una zona malfamata di Boston e invece vi ritrovate ad affrontare un susseguirsi di tematiche che partono dalla denuncia del disagio sociale che dilaga nelle periferie, alternata a vicende di pedofilia, omicidi, droga, corruzione pubblica e sentimenti irrisolti.

Per farvi capire meglio, vi illumino sulla trama di Gone Baby Gone

Il film vi catapulta già dai primi secondi, in un quartiere popolare di Boston nel quale la malavita regna sovrana ed è socialmente accettata. Lo capite subito dagli individui in canottiera bianca e catena d’oro appesa al collo che girano sui loro suv con musica rap a tutto volume, scrutando i passanti da dietro l’occhiale da sole. Tutto nella norma insomma, il contesto risulta subito abbastanza chiaro allo spettatore.

L’unica cosa bella di questo posto dimenticato dal mondo sembra essere la piccola Amanda: 4 anni, capelli dorati, occhi enormi e un sorriso adorabile. La bambina scompare misteriosamente una notte mentre dormiva nella sua cameretta e la madre – donna alcolizzata e drogata – era in soggiorno a “guardare la TV”. La polizia inizia sin da subito le ricerche, capitanate da un mai banale Morgan Freeman aiutato da un azzeccatissimo Ed Harris. Ma la famiglia della piccola non ci sta e, mossa da un’apparente sfiducia nei confronti delle cariche pubbliche, decide di coinvolgere qualcuno del luogo, di cui la gente si fidi e con cui essa parli.
E’ così che entrano in gioco due detective privati – interpretati da Casey Affleck e Michelle Monaghan – troppo giovani e puliti per un caso di questa portata. La coppia, seppur inizialmente titubante, decide di accettare il caso spinta dalla voglia di voler salvare la bambina, senza sapere che il disastroso quadro familiare della piccola – zio ex alcolista, padre sconosciuto e madre tossica che “lavora” come pony della droga – è solo la punta dell’iceberg.

Non intendo proseguire oltre con il racconto – mi sono già avvicinata troppo al rischio spoiler, per i miei gusti!

Quello che voglio dire è che Gone Baby Gone è sicuramente un film piacevole da vedere, soprattutto per chi ama polizieschi e thriller. Ben Affleck si dimostra molto maturo alla regia – teniamo sempre ben in mente che questo è stato il suo film d’esordio nelle vesti di director! – ed è altrettanto bravo nella sceneggiatura. I dialoghi sono avvincenti, profondi, magistralmente recitati da un cast davvero di alto livello. Peccato però che con tutti i temi introdotti non ci sia stato il tempo di sviscerare nel profondo i vari personaggi, dei quali viene data soltanto un’idea generale.

Quindi ciò che mi sento di dire al mio amico Ben – e il mio consiglio non vale solo per Gone baby gone, ma in generale – è: sei bravo, sei bello, ci sai indubbiamente fare, ma la prossima volta UN PO’ MENO! Così magari riusciamo a concentrarci su poche cose, ben trattate e votiamo 10/10 i tuoi film!

Immagini © Buona Vista Distribution

Il voto di Ilaria

7/10

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